Sono contentissima di presentarvi l’ultimo lavoro collettivo fatto con i miei cuori bianchi, le canalizzazioni che vedrete sotto sono il risultato della somma di ciascuna delle canalizzazioni, in modo tale che le informazioni provenienti da Akasha siano più pulite e pure possibili.
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Dove vanno le persone non appena sono trapassate?
Dopo la morte, le persone intraprendono un processo di transizione. Esiste un giudizio della vita appena trascorsa, ma non come lo intendiamo comunemente. Durante questo giudizio, si osserva la vita vissuta e si prendono delle decisioni. Questo processo può determinare se rimanere nella quarta dimensione o passare direttamente a un livello superiore. L’aldilà si trova al di fuori delle dimensioni, ma possiamo posizionarlo nel mezzo tra la quarta e la quinta dimensione. È una stazione di sosta in cui si può lavorare per raggiungere la quinta dimensione o tornare alla terza, a seconda degli obiettivi di ogni anima.
Quando l’anima lascia il corpo con l’ultimo respiro, ascende attraverso diverse dimensioni che sfuggono alla nostra percezione. Si solleva attraverso strati sottili in cui si dematerializza e si purifica da ciò che si è attaccato all’anima durante l’esperienza umana: dolore, malattie, rabbia, odio e altri sentimenti negativi. L’anima continua ad ascendere in queste dimensioni di purificazione, potendo fermarsi per un periodo più lungo se il processo di pulizia richiede maggiore attenzione. L’ascesa alla quarta dimensione consente all’anima di incontrare un livello superiore di sé stessa e di esaminare e comprendere gli strati appena trascorsi dell’ascensione, apprendendo le lezioni necessarie. Solo allora, in uno stato di pura essenza animica, l’anima viene finalmente accolta nella quinta dimensione. Gli angeli vengono a prenderla aprendo un varco destinato solo a quella specifica anima. Alcune anime non riescono a vedere il varco perché devono ancora lavorarci, non avendo ancora compreso appieno il significato della loro vita passata.
Il percorso continua verso un cancello dove le anime sono accolte e viene loro mostrato tutto ciò che hanno fatto nella vita e come le loro azioni positive hanno contribuito a elevare la loro fede. Il trapasso è scandito da tre rintocchi che segnalano la preparazione per la luce suprema. Successivamente, c’è una revisione della vita insieme allo spirito guida, il compagno che è stato al tuo fianco dalla nascita alla morte. Durante questa revisione, si esamina se gli accordi sono stati rispettati e se le energie sono state bilanciate. In base a ciò, si decide se è necessaria un’altra incarnazione per equilibrare tali energie o se è possibile ascendere. Questa revisione avviene in collaborazione con gli spiriti guida, con cui si decide se ascendere o pianificare una nuova incarnazione, sia simultanea alla morte o successiva ad essa.
Che cos’è il bardo?
Il bardo è uno stadio tra la 3 e la 4 dimensione in cui l’anima si ripulisce in questo stadio vengono eliminate tutte le energie negative prima di poter passare allo stadio successivo, si entra nel bardo dopo la revisione della vita. Una volta entrati nel bardo e fatta questa revisione, si ascende alle dimensioni superiori fino ad arrivare alla 5, nella quale finalmente ti riunisci con il tuo sé superiore e il frammento incarnato rientra integrandosi di nuovo nella parte del sé superiore, assorbendo così di nuovo tutta l’energia dell’essere.
Il sè superiore, una volta prese le decisioni con gli spiriti guida procede a reincarnarsi nuovo, oppure fa la scelta di rimanere in 5 e diventare per il suo prossimo ciclo di vita a sua volta esso stesso uno spirito guida. Dipende tutto dal progetto dell’anima e dipende tutto da quanta energia ancora c’è da bilanciare. Se il karma non è stato risolto, occerrrà per forza reincarnarsi perchè questa energia sbilanciata non può convivere con un’energia di 5 dimensione è quindi per questo che ci sono diverse incarnazioni in modo tale che tutti i frammenti possano poi rientrare nell’anima e vivere un’esistenza completamente unificata nella 5 dimensione
Che relazione c’è tra il bardo e la 4° dimensione?
Il bardo è un ponte di passaggio unidirezionale, il passaggio attraverso i vari strati dimensionali prima di raggiungere la quarta dimensione. È considerato la pioggia di pulizia dell’anima. È anche descritto come un buco in cui le anime si ritrovano per essere ripulite. La quarta dimensione funge da connessione tra la materia e ciò che non lo è, filtrando le informazioni che passano attraverso di essa, compresi i desideri e l’anima stessa. Il bardo è considerato uno stadio anticipatorio della quarta dimensione, un momento di pulizia energetica prima di passare alla quarta dimensione, dove si incontrano gli spiriti guida e i maestri ascesi. Infine, dopo aver superato la quarta dimensione, si arriva alla quinta dimensione completamente purificati da ogni tipo di energia.
La relazione tra il bardo e la quarta dimensione è quindi quella di essere una fase di transizione e purificazione energetica prima di accedere alla quarta dimensione. Il bardo è un luogo all’interno della quarta dimensione, che a sua volta ha suddivisioni e livelli di vibrazione. La quarta dimensione è un luogo dove diverse vibrazioni possono coesistere, mentre la quinta dimensione rappresenta un luogo unico di vibrazioni più elevate. Pertanto, il bardo può essere considerato come uno stadio preliminare in cui avviene la purificazione energetica prima di entrare completamente nella quarta dimensione, dove si incontrano gli spiriti guida e i maestri ascesi, e infine si raggiunge la quinta dimensione.
E’ vero che l’energia dei defunti rimane attaccata ai luoghi? Per quanto tempo rimane lì?
L’energia dei defunti può rimanere attaccata ai luoghi, specialmente se sono state presenti forti emozioni negative in quel determinato luogo. Questo può creare un’impronta energetica che rimane nel luogo, a meno che non venga ripulito. Anche le case in cui le persone hanno vissuto possono trattenere un’energia residua, che non corrisponde alla vera anima dell’individuo, ma è come un ricordo o un’impronta energetica. Per ripulire un luogo da queste impronte energetiche e renderlo pulito e integro, potrebbero essere necessari specifici riti o pratiche esoteriche. In generale, l’energia delle persone può rimanere attaccata ai luoghi in cui hanno vissuto quando hanno avuto emozioni molto intense, sia positive che negative. I sensitivi possono percepire queste energie toccando quei luoghi e gli oggetti possono trattenere le informazioni delle persone che hanno lasciato l’impronta.
L’energia rimane collegata ai luoghi perché siamo tutti interconnessi e le nostre vibrazioni influenzano tutto ciò che ci circonda. Ogni luogo è connesso all’anima e l’anima rimane collegata ad esso, proprio come siamo tutti collegati all’energia divina. Quindi, le vibrazioni energetiche rimangono in un luogo e possono persistere nel tempo. In Akasha, la dimensione energetica, la vibrazione rimane anche quando ci siamo separati fisicamente dal luogo. Siamo onnipresenti come parte del Divino, quindi le nostre energie possono rimanere in un luogo per sempre.
Inoltre, dal punto di vista dell’energia stessa, dopo aver lasciato la terza dimensione, non c’è più il concetto di tempo lineare. Tutto accade nello stesso momento. Quindi l’energia semplicemente “è”. Può essere presente contemporaneamente in più luoghi senza essere limitata dal tempo. La sua permanenza o intensità può essere influenzata dall’intenzionalità e dal nutrimento esterno, ma l’energia stessa esiste al di là delle limitazioni temporali.
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Maria