Che tu sia in relazione con la fiamma o con l’anima gemella, è possibile che uno degli scogli principali sia rappresentato dalla gelosia.
Lo so cara, è anche mio tallone da killer ( :D)
Questo sentimento, in genere, è la manifestazione delle ferite da tradimento e da abbandono. Per la prima, la convinzione limitante coincide con il sentirsi una seconda scelta e la paura che l’altro possa preferire un’altra persona al posto nostro. La ferita dell’abbandono, quando è presente, si traduce con la certezza assoluta da parte dell’ego che morirà se verrà abbandonato. Ed è per questo che si manifesta con emozioni molto forti e trascinanti.
Nella mia esperienza, andare a sviscerare i vari motivi da cui proviene la ferita, rivangare il passato e analizzare il pattern non ha poi un risvolto significativo nel migliorare la situazione, anzi.
Il mio approccio, che segue la filosofia Tolliana da un lato e gli studi della terza ondata della psicologia comportamentale moderna, dall’altro, è diametralmente opposto.
La strategia che reputo migliore nella gestione delle emozioni è l’uso degli strumenti di consapevolezza e di mindfullness per osservare pensieri, compulsioni ed emozioni, per poi agire con un’azione impegnata verso la costruzione di una vita di valore.
La procedura è sempre la stessa ed è molto semplice, anche se è difficile metterla in pratica sistematicamente.
Le fasi
1.Osservazione e distacco dai pensieri
In primo luogo dovresti osservare i pensieri catalogandoli di volta in volta. Quindi dichiarare, nella mente “Sto avendo il pensiero di …” Oppure ringraziare la mente ogni volta che produce un pensiero, per poi proseguire nell’attività che stai facendo con il massimo dell’attenzione.
2. Creare spazio per le emozioni e le compulsioni
In secondo luogo nel momento in cui arrivano emozioni difficili, dare spazio alle stesse, cercando di localizzare dove si manifestano, in che modo modificano il corpo e quali azioni vorreste compiere per modificare l’emozione. Cercare di modificare l’emozione prima di averla vissuta, ti condurrà a un effetto di ritorno bruttino: la stessa emozione tornerà amplificata, finché non le darai spazio di ascolto. Fai la stessa cosa con le compulsioni, che sono quegli istinti molto forti che ti spingono a agire. Ad esempio se sei gelosa, allora vorrai magari controllare i movimenti dell’altro, guardare gli ultimi accessi, mandare raffiche di messaggi e chiamate, e così via. Quello che ti chiedo di fare è di NON REAGIRE a pensieri ed emozioni. Dagli spazio, notali, scrivili se serve, ma non reagire ad essi.
3. Azione impegnata
Impegnati, invece, in un’attività che reputi importante e che ti entusiasma, un progetto, un hobby, la cura di te. Qualsiasi cosa che reputi importante.
Questo schema ti permetterà, da un lato di osservare i pattern disfunzionali che non potresti notare se sei sempre coinvolta nella reattività emotiva, dall’altro di costruire la tua vita in allineamento alla verità dell’anima.
La non reazione a pensieri, emozioni e compulsioni, ti aiuterà ad avere sempre meno emozioni trascinanti, perché l’inconscio viene educato con le azioni che fai, non con i pensieri.
Le azioni sono potenti strumenti di re-training dell’inconscio, e più questo è allenato e più ti sarà facile mettere in atto il processo.
Ho semplificato all’estremo il processo che mi ha permesso di eliminare quasi del tutto l’ossessione verso la mia fiamma gemella, ti consiglio di provare a praticarlo e vedere i risultati che può darti. Ti dico quasi perché le ricadute ci sono sempre, in qualsiasi percorso, la perfezione non esiste.
Tanta luce,
Maria
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