Questo 2022 per me è stato un anno davvero di grande trasformazione. Ho avuto diversi momenti di torre (torre vera e propria, non emotiva e se resti con me fino alla fine del post ti racconto tutto) che hanno portato, però a una definizione sempre più precisa di dove voglio andare, chi voglio essere, con chi camminare e quale impatto voglio dare nel mondo.
Naturalmente da inizio anno il vettore più potente di trasformazione è stata la fiamma, che con l’impietoso specchio mi ha mostrato tutto ciò che non andava nella mia vita.
Non è stato solo lui però. Non so se abbiate percepito questa cosa dai miei post, però io questo 28 Febbraio ho fatto un brutto incidente sugli sci. Ero in Francia, sono stata trasportata in gondola fino a un ospedale di montagna in cui alla bene e meglio mi hanno immobilizzato la gamba rotta (e fatto fare un viaggio in ketamina lol). Avevo una frattura scomposta di tibia e perone molto instabile.(Questo significa che se mi muovevano morivo di dolore)
Di corsa dalla Francia sono tornata a Torino, dove mi hanno rifatto il gesso (fatto male in Francia) e poi operata. Sono stata una settimana in ospedale e il dolore che ho provato lì è un qualcosa che non si può descrivere a parole.
Avrete notato, però, che io non abbia detto niente o quasi sulla vicenda. Né sui social né in privato ad essere onesta (a parte ai vicinissimi). Non ho detto niente per questo motivo, mi ero messa in testa che avrei risolto il problema e in massimo due mesi avrei camminato. Non ho alimentato il problema con energia, non ho posto il focus sulla sfortuna. Ho fatto il lavoro sulla fisioterapia, con profonda presenza e consapevolezza. Ho lasciato che l’Essere guarisse la ferita (con copioso sostegno di guarigioni light language e akashiche) e mi sono concentrata sull’immobilità e a riflettere su cosa stessi facendo prima di rompermi la gamba. Ho avuto in quel momento uno di quegli episodi di illuminazione, in cui ho compreso che dovevo riprendere la mia missione senza tergiversare o perdermi nel dolore della fiamma.
In effetti, dopo un mese dalla operazione camminavo un poco senza stampelle, e dopo due mesi ero praticamente guarita. Dopo 3 la frattura era saldata.
Questo mi ha fatto apprendere una lezione molto importante: se lasci fare all’intelligenza dell’universo, le cose si sanano senza problemi o intoppi. Non ho opposto mai resistenza a quello che era capitato, non ci ho pianto sopra, non ho fatto rumore né ho posto lì l’attenzione e questo si è tradotto con una guarigione velocissima, manco avessi 15 anni (era molto sorpreso anche il mio chirurgo). Mi sono concentrata su quello che stava portando a consapevolezza l’incidente.
Questo voglio portarti dalla mia esperienza: se non poni resistenze, se metti in atto la “sticazzi philosophy” facendo il lavoro che devi fare ma senza appesantirlo con il corpo di dolore, sei in grado di sciogliere e risolvere le cose in modo molto più veloce e naturale. Questo atteggiamento puoi traslarlo in qualsiasi aspetto della tua vita:
Non riesci a trovare l’amore? Sticazzi, lavora sull’amor proprio e lascia andare. Goditi il momento, non farne un dramma, non creare narrativa (aka renderlo il tuo argomento preferito di cui parlare) vivi e basta. L’intelligenza universale risponde alla legge del distacco! Meno attaccamento hai verso un obiettivo e più velocemente questo arriva. Sembra scontato ma non lo è finché non ti rendi conto di quanta resistenza, quanta energia e fatica stai mettendo nel risolvere un problema, che l’Essere metterebbe decisamente meno a guarire se non ti mettessi di traverso!
Come sempre vi mando tanta luce,
Maria
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Maria